Fiume Arno
Il Fiume Arno, principale corso d’acqua della nostra regione, riveste una grande importanza socioculturale ed ambientale. Negli ultimi anni la Regione Toscana ha delegato il Consorzio (tramite una serie di convenzioni) alla gestione di situazioni e problematiche sempre nuove. Oltre alla manutenzione ordinaria delle opere idrauliche, il Consorzio e la Regione hanno individuato, sul “campo”, altri obiettivi connessi alla gestione e salvaguardia dell’ambito fluviale e della sua pianura.
In particolare gli interventi riguardano:
- il recupero ambientale delle sponde del fiume mediante interventi atti a limitare le specie vegetali alloctone e incentivare quelle autoctone, permettendo al fiume di riacquistare una vegetazione ripariale corretta e funzionale in termini ambientali e idraulici;
- il monitoraggio in tempo reale dei corsi d’acqua durante gli eventi di piena del fiume dettato dalla necessità di un controllo in streaming, durante gli eventi alluvionali. Le centrali operative (Sale operative regionali, Protezione Civile, Consorzio) ricevono in tempo reale importanti informazioni su livelli idrici, tratti arginati, sponde con problematiche erosive o di stabilità e sul corretto funzionamento di opere idrauliche. Inoltre, nella fase successiva agli eventi di piena, l’utilizzo dei droni permette una veloce e speditiva mappatura e la verifica dei numerosi i tratti dei corsi d’acqua principali e secondari interessati da intensi processi di erosione e scalzamento al piede che generano numerosi fenomeni di versante, frane e dissesti concentrati nei tratti spondali e che spesso sono difficilmente raggiungibili se non via aerea.
- il controllo dell’edificato sulle aree demaniali di difficile accesso, attraverso l'utilizzo dei SAPR equipaggiati con termocamere, per il monitoraggio e la mappatura di eventuali edificazioni abusive. Nel contesto del fiume Arno risulta particolarmente interessante l’utilizzo di questa tipologia di indagine (con le dovute accortezze e permessi normativi connessi alla presenza dell’aeroporto di Pisa) data l’estensione delle arginature e le limitate via di accesso ad esse.
Sul Fiume Arno, preso a riferimento come corso d'acqua pilota, si è realizzata una serie di voli mediante l’utilizzo di SAPR, sfruttando varie tecnologie (telecamere RGB, multispettrali, termiche) al fine di acquisire e testare i vari strati informativi cosi ricavati e valutarne le potenzialità che permetteranno al Consorzio di gestire questo, e altri corsi d’acqua, in un modo più puntuale e consapevole.